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28.11.07

Storia Piccola Di Una Foglia (Chi Arriva Prima Aspetta)

La gente corre. Con le gambe, con la testa, con gli occhi e con le mani. Vive velocemente e velocemente - purtroppo - muore. Il loro orbitare frenetico sembra figlio di un bisogno di realizzazione e raggiungimento che non ammette pause; nessun rallentamento, al grido di "Tutto e subito". La gente vede ma non osserva; cammina e non passeggia; pensa e non immagina che pensare è un pò sognare. Chi corre in verità scappa dai piccoli piaceri di una strada o le emozioni di una giornata uggiosa. Chi si limita a vedere purtroppo è cieca davanti a una piccola imperfezione o una ruga d'espressione, finestre invisibili dell'animo umano. Chi pensa e fa del suo pensiero razionale e immediato moto d'orgoglio, è incatenato ai limiti terreni. Solo lentamente possiamo innalzarci a Dio, rappresentazione ultraterrena di una visione più piena e viva di noi stessi. Per questo sto con chi cammina lento, con chi arriva sempre in ritardo, con chi molto spesso salta il turno. Perchè sanno aspettare. Come il cadere di una foglia in autunno, la nostra vita è quel breve tragitto tra il ramo e la terra. Sembra così lunga la strada da compiere e così breve il tempo a nostra disposizione. Ma come il lento cadere della foglia, solo chi saprà aspettare un giorno compirà il tragitto inverso.

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