BASTAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA! ...AAAAAAAAAAAAHHH!!!



27.1.08

Parlo Con Te



Ti ho raccontato storie che ancora mi somigliano
Nell'universo nero si disperdono
Sono diversa
Sono nuova
Ma le note ancora mi appartengono
Parlo con te
Parlo con te
E tu spiegami adesso tutto questo silenzio dove va a finire
Se non riesco a parlarti e non so più toccarti
Mi sento morire
Parlo con te
Parlo con te
Ti ho raccontato delle strade che ti portano fino alla luna
e i tuoi pensieri adesso si dissolvono
Ti ho raccontato delle lettere di te che non bastavi mai
Cantavo di te
Cantavo di me
E tu spiegami adesso tutto questo silenzio dove va a finire
Se non riesco a parlarti e non so più tccarti
Mi sento morire
Morire come fosse l'ultima speranza
di trovare una bellezza ancora intatta
Ancora intatta
Ti ho raccontato storie che ancora mi confondono
I tuoi pensieri adesso si nascondono
Vorrei che tu volessi ancora le parole mie che cambiano
Parlo con te
Parlo con te
E tu spiegami adesso tutto questo silenzio dove va a finire
Se non riesco a parlarti e non so più toccarti
Mi sento morire
Spiegami questa distanza
Spiegami tu l'indifferenza
Ora non so più mentire
Ho trovato il coraggio di dire mi sento morire
Morire come fosse l'ultima speranza di trovare una bellezza ancora intatta

Testo di Giorgia

25.1.08

Storia Piccola Di Fede

"Ragioniamo", disse il prelato, "Dio c'è, di questo ne sono certo". "Cosa ti da questa certezza?", chiese il ragazzo, accendendosi uno spinello. "Lo sento. Conosci la questione della fede, no? O ce l'hai o non ce l'hai, io me la sento e c'è poco da fare". Il ragazzo aspirò una boccata ancora e passò lo spinello al prelato. "Questo non vuol dire che Dio c'è. Puoi avere la certezza di aver fede, di credere in qualcosa, ma la tua fede non prescinde che quel qualcosa esista". "Sento che quella forza esiste, è da quello che nasce la mia fede ragazzo". Guardarono per un attimo in basso, dove sulla statale 23 le macchine correvano piano. Il prelato tirò un ultima volta e poi lanciò il mozzicone giù per la scarpata. "Apri due birre", disse. Il ragazzo tirò fuorì dallo zaino le Carlsberg e con l'accendino le stappò in meno di 10 secondi. "Quindi perchè vuoi smettere?", continuò il ragazzo. "C'ho pensato sai. La grandezza di Dio è per me infinita, così come il suo amore. Ma forse Dio non ha bisogno di me, o perlomeno di questa vecchia palandrana che indosso. Non ha bisogno di qualcuno che porti il suo amore tra la gente, perchè uno stupido vecchio non potrà mai accendere quella scintilla nel cuore di voi ragazzi." E tirò giù un sorso di chiara. "Tu mi hai insegnato tanto" disse il ragazzo guardandolo negli occhi. Non sapeva se appoggiare la sua scelta di oggi o dare fiducia alla strada che scelse quand'era come lui, solo un ragazzo. "Figliolo, tu credi in Dio?". "No", rispose senza esitare. "Conosci le leggi che governano il mondo, i comandamenti, ciò che è peccato e quello che non lo è secondo i dogmi che ti ho insegnato. Ma la fede ragazzo, quella la devi sentire tu e nessun'altro. Se io non sono riuscito ad aprire il tuo cuore a Dio, beh, allora non servo a niente". "Tu mi hai mostrato un tipo d'amore che non ho mai conosciuto. Mi hai dato più di quanto credi". Tirò giù un'altra sorsata e il ragazzo si alzò dal muro sporco. "Non tornerai più indietro quindi?". Il prelato sorrise. "Questo lo sa solo Dio".

22.1.08

La Cura



Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie,
dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via.
Dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo,
dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai.
Ti solleverò dai dolori e dai tuoi sbalzi d'umore,
dalle ossessioni delle tue manie.
Supererò le correnti gravitazionali,
lo spazio e la luce
per non farti invecchiare.
E guarirai da tutte le malattie,
perché sei un essere speciale,
ed io, avrò cura di te.

Vagavo per i campi del Tennessee
(come vi ero arrivato, chissà).
Non hai fiori bianchi per me?
Più veloci di aquile i miei sogni
attraversano il mare.

Ti porterò soprattutto il silenzio e la pazienza.
Percorreremo assieme le vie che portano all'essenza.
I profumi d'amore inebrieranno i nostri corpi,
la bonaccia d'agosto non calmerà i nostri sensi.
Tesserò i tuoi capelli come trame d'incanto.
Conosco le leggi del mondo, e te ne farò dono.
Supererò le correnti gravitazionali,
lo spazio e la luce per non farti invecchiare.
TI salverò da ogni malinconia,
perché sei un essere speciale ed io avrò cura di te...
io sì... che avrò cura di te.

Testo di Franco Battiato

21.1.08

Storia Piccola Di Un Salto Nel Vuoto

Sguardi di meraviglia intorno a lui. Non lo conoscevano neanche un pò, ma lo ammiravano. Gli spalti erano gremiti e le luci illuminavano quello che era. Il pubblico tratteneva per lui un sorriso, i bambini un sospiro. Il borotalco vestiva le sue mani ruvide, e gli occhi chiusi per non far trasparire nessuna emozione. Ma ne provava, eccome. Non era paura, mai avuta. Lanciarsi nel vuoto per lui era tutto ciò che aveva significato la sua vita. Ma ancora di più era aspettare che le mani della sua compagna lo afferrassero per strappare anche solo un applauso. La guardava adesso. Non poteva leggere i suoi occhi, ma dentro di lui sapeva che non c'era niente da temere. L'avrebbe fatto bendato quel dannato salto, solo per potersi fidare di lei. Salì le scale mentre il suo cuore saliva su fino in gola. Perchè sapere di poter contare su di lei valeva più di quegli applausi di ammirazione e liberazione. Era su in cima adesso. Cercava ancora qualcosa nei suoi occhi, ma non sapeva bene cosa. Lei sorrise. Anche lui sorrise e il cuore pian piano scese al suo posto. Afferrò l'asta e il silenzio intorno. Pausa. Occhi chiusi. Le gambe spinsero forte fino a tradire la rampa. Sentì l'aria su di lui, ma aspettò a guardarla. Lei c'era pensava, lei c'era. Apri gl'occhi e allungò le braccia. Ma non c'era nessuno ad afferrare le sue mani. Prima di precipitare dalle sue sicurezze guardò in fondo. Lei era lì, e sorrideva ancora. Buio.

13.1.08

Omaggio a Ray Charles



The other night
As I lay sleeping
Whoah, I dreamed I held you
Held you in my arms
Well, but when I woke up this morning
I found out I was mistaken
Do you know that I hung my
I hung my head and cried
Whoah you are my sunshine
(you are my sunshine)
Ohh, my only sunshine
(my only sunshine)
Well, little girl you make me happy sometimes
(you make me happy)
When my skies are grey
(when skies are grey)
Umm, you'll never never never know dear
(you'll never know, dear)
How much I love you
(how much I love you)
Whoa, and I don't want you to take
(don't take my sunshine)
My sunshine away
(shine away)

You told me once, dear,
That you really loved me
And no one else
Could ever come between, yeah
But now you left me and you love another, yeah
And you have shattered, oh yeah
All of my dreams
Whoah you are my sunshine
(you are my sunshine)
Ohh, my only sunshine
(my only sunshine)
Ohh, you make me happy sometimes
(you make me happy)
When my skies are grey
(when skies are grey)
Whoa, you'll never never never know dear
(you'll never know, dear)
How much I love you
(how much I love you)
Whoa, and I don't want you to take
(don't take my sunshine)
Whoa, if you love me
(don't take my sunshine)
Umm-hmm, if you need me
(don't take my sunshine)
Uh-huh if you want me
(don't take my sunshine)
Waaaahh! Listen
(don't take my sunshine)
(don't take my sunshine)
I don't want you to take
(don't take my sunshine)
Waaaahh! Listen
(don't take my sunshine)
(don't take my sunshine)
I don't want you to take
(don't take my sunshine)
Whoah, my sunshine away
(shine away)

11.1.08

Storia Piccola Di Luce Flebile

La felicità è una flebile luce tra un buio e l'altro. Oggi due piccole scintille hanno acceso la notte e una di queste è nata negli occhi di una ragazza. Per un attimo ha scansato i pensieri e forse ha provato quella sensazione che provano i bambini il giorno di Natale. Ha strappato via la carta, ha aperto la scatola e quella luce ha brillato distintamente nei suoi occhi. In quel piccolo giocattolo, che i grandi non sanno e a volte non vogliono capire, c'era quel poco di cui aveva bisogno. Un pò di tempo sola con i suoi sogni, lontana dalle sue paure. Forse non era una fiamma ardente, ma avrebbe scaldato per un poco il suo cuore. Poi c'era la seconda scintilla. Quella s'accese nel cuore di un ragazzo. Anche lui aveva ricevuto un regalo, forse il più bello di tutti. Per un poco, aveva reso felice quella ragazza. Il sorriso di lei, la luce nei suoi occhi, non c'era nient'altro al mondo che volesse. Sapeva che non era abbastanza, ma quel momento valeva un sogno.

8.1.08

Monologo A Tre Voci

Salve, sono io. Ciao ci sono anch'io. Non dimenticatevi di me, stronzi! Non ce ne siamo dimenticati, tranquillo. Anche se, fratello, noi ci dimentichiamo spesso delle cose. Perchè io sarei una cosa? Non intendeva questo. Certo che tu vai in puzza facilmente. Vorrai dire noi, oppure finalmente ti levi dai coglioni? Non essere volgare, dai. Già, infatti, e poi cos'è quest'astio? Astio? Astio? Sì astio, sembri molto infelice. Io sono infelice mentre voi siete lo specchio dell'allegria, vero? Non mi sento infelice, è solo un momento. E per quanto mi riguarda è già finito, io mi sento una pasqua. Forse davanti agli altri perchè quando siamo tra noi non mi sembri una festa. Su questo concordo con lui. Maddai che dite, che io scherzo sempre. E non fai ridere nessuno, tanto meno noi. Su questo non concordo. Guarda che io ho sempre la battuta pronta. Mi sembra che in questo periodo sono io quello tagliente, con la battuta pronta. Ora non ci allarghiamo, non siamo mica dei comici. Comunque io qualche risata la strappo ogni tanto. E che mi dici di te? Lui sorride, l'ho visto io con i suoi occhi. Vedi che ho ragione. Tu sorridi, ma ridi molto raramente, bada bene c'è differenza. Sei molto presuntuoso adesso. Già, pensi di conoscermi così bene? Beh tu che dici? Ragazzi calma è inutile prendersela con noi. Ma infatti io non ho problemi, è lui che si fa le pippe mentali. Senza le mie pippe mentali voi due non ci sareste neanche. Invece di litigare cerchiamo la radice del problema ed estirpiamola. Ripeto che io non ho problemi. Non fare il solito "A me gira sempre bene", sei ridicolo. Non vedo niente di male in un pò di sano ottimismo. Ma io non sono ottimista, prendo la vita come viene, come è giusto che sia. Se dici che va tutto bene e non ci sono problemi non ti disturba se faccio quel nome. Quale nome? Senti, non rovinare tutto, stiamo cercando di non pensarci. Ecco che cosa mi fa incazzare di noi, per te basta non pensare per cancellare le cose. A volte funziona, lo dobbiamo ammettere. Ed è sempre meglio che impantanarsi sempre di più, aggiungo. Impara a vivere la nostra vita senza rimorsi, fino in fondo, non perderti nemmeno un attimo, che sia oscuro o che sia eterno. ... ... Beh, non parlate più? No, è che forse hai ragione. Già, mi piace la tua visione ottimistica delle cose! ...ma allora non hai capito un cazzo?!?

Have A Little Faith In Me



When the road gets dark
And you can no longer see
Let my love throw a spark
And have a little faith in me

When the tears you cry
Are all you can believe
Just give these loving arms a try baby
And have a little faith, faith in me

Have a little faith in me
Have a little faith in me
And have a little faith in me
Have a little faith, faith in me

When your secret heart
Cannot speak so easily
Come here baby
From a whisper, start
To have a little faith in me

And when your back's against the wall
Just turn around and you, you will see
I will catch your, I will catch your fall
Just have a little faith, faith in me

Have a little faith in me
Have a little faith in me
Have a little faith in me
Have a little faith, have faith in me

Well, I've been loving you
For such a long, long time
Exspecting nothing in return
Just for you to have a little faith in me

You see time, time is our friend
Cause for us there is no end
All you gotta do is
Have a little faith in me

I will hold you up
I will hold you up
And your love gives me strength enough to
Have a little faith in me
Oh, hey... ohh darling
Have a little faith in me

Testo di John Hiatt

5.1.08

Storia Piccola Di Sofferenza

La gente ballava intorno a lui, si divertiva. La musica alta e le luci annebbiavano vista e udito. Le parole uscivano da bocche spente e si perdevano nell'aria come frammenti di sigaretta. Le facce intermittenti battevano duro sul suo muso e ogni sorriso, in quei pochi secondi, si svelava un ghigno crudele. Lui, seduto, senza scelta, mostrava loro il suo migliore. Qualcuno portava un bicchiere a volte, altri finta compassione, bisogno di sentirsi puliti più fuori che dentro. Non li biasimava. Non li giudicava per quello che erano: bestie. Lo era anche lui, una bestia senza il privilegio di cacciare, che lottava ogni giorno contro sentenze di morte in vita. Lui era il suo boia. Aveva fatto un lavoro preciso, pulito, chiaro come il whisky che sorseggiava e continuava a ingollare senza sosta. Intanto sentiva sfiorarsi la pelle da donne in cerca di un cucciolo da proteggere e coccolare. Puttane, che si vendevano al miglior sofferente. Lui comunque non poteva lamentarsi. Cosciente d'essere ancora nella giostra, toccava qualch'uno dei culi di quelle puttane. Lo faceva con cattiveria, con la cattiveria di chi odia perchè non può amare. Di chi muore ogni giorno perchè non può vivere. Tanto, chi avrebbe mai fermato la mano di un povero storpio?

Così Diamante



Chissà se sei diamante oppure opale
o solo un altro sasso che giace sul fondale
della mia esistenza che scorre senza sosta
che lotta la corrente avversa e mai s'arresta.

Chissà se sei stella immobile o cometa,
messaggera lucente di una speranza attesa
che inebria gl'occhi di una luminosa scia
e accende le ombre dell'anima mia.

Chissà sotto quale cielo, nuvola o luna
la fiamma che m'arde e che mi consuma
brucierà quella vita che ho nascosta in tasca
e lascierà al vento tutto quel che ne resta.

Chissà poi perchè, chissà il quando o il dove
mi bagnerò di sogni anche se non piove.
Se scenderà nel cuore ancora quella voce
che il mio tempo è tempo che corra veloce.


Inno All'Amore



Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli
ma non avessi l'amore
sarei come una campana che suona
come un tamburo che rimbomba.
Se avessi il dono di essere profeta
e il dono di tutta la scienza
anche se avessi una fede che smuove i monti:
se non avessi l'amore, che vale?
Anche se distribuissi ai poveri tutti i miei averi
e come martire lasciassi bruciare il mio corpo
senza l'amore non ho niente.
Chi ama è paziente e premuroso.
Chi ama non è geloso
non si vanta
non si gonfia d'orgoglio.
Chi ama è rispettoso
non và in cerca del proprio interesse
non conosce la collera e dimentica i torti.
Chi ama rifiuta l'ingiustizia e la verità e la sua gioia.
Chi ama tutto scusa
di tutti ha fiducia
tutto sopporta e non perde mai la speranza.
Cesserà il dono delle lingue
la profezia passerà
finirà il dono della scienza...
l'Amore mai tramonterà.

San Paolo (1 Corinzi 13)

3.1.08

Notte Contro Giorno

E' notte. E' sempre notte, è il sole che ci inganna. Con la sua luce strizza l'occhio alle nostre paure, ci illude di essere al sicuro, ci abbraccia col suo caldo e amorevole affetto. Ma i suoi raggi sono solo catene che ci legano all'illusione di avere ancora una speranza. Non sono sempre così pessimista. Anzi, non lo sono affatto. Ma a volte c'è uno strano piacere nel sentire quella fitta che accomuna per un attimo cuore e testa. Non si può fare a meno di vivere senza quel dolore. Sottile, segreto e colpevole della nostra fragilità. Spesso me lo cerco, lo ammetto. Potrei aprire il cestino dei rifiuti col piede per gettare tutta la merda e poi richiudere. Ma non lo faccio. Questa sottile agonia mi ricorda di essere vivo e spesso di non esserlo affatti. Forse è questo, non si è mai vivi abbastanza. Passi il tempo a cercare di respirare un pò più di ossigeno degli altri. Perchè siamo egoisti, niente da fare. Racconti in giro della tua mano caritatevole, dei tuoi occhi umidi e spalle forti. Ma tutto quello che facciamo lo facciamo per noi. Io cerco solo di non intralciare i piani degli altri, tutto qui. Poi succede che qualcuno, solo per un attimo, ti fa sbirciare quell'agonia. Tu butti un occhio e t'accorgi che sei un coglione. Hai passato il tempo a cercare quel dolore e capisci che c'è chi non lo cerca affatto ma è costretto a conviverci. Allora provi con tutte le forze ad uccidere il tuo egoismo, e ti fai carico del suo o almeno ci provi. Ci provi, perchè non dipende da te. Questa roba ha tanti nomi, non ci tengo ad elencarli tutti. Ho già detto troppo. Ma da quand'è che questo blog è diventato così personale? Certo, lo è sempre stato. Forse adesso è troppo esplicito. Queste cose dovrei farle dire ad un sasso, alla luna o al massimo a un vecchio ubriacone. Sono uscito allo scoperto, e cazzo se fa freddo. Questo sole è solo un illusione. Ed è ancora notte. Peccato sprecarla così, ma forse le notti passate a pensare non sono mai sprecate.

Lions For Lambs



A. Garfield:"Quindi lei mi sta dicendo che è meglio provare per poi non riuscire che non provare a riuscire per niente".
R. Redford: "Sì"
A. Garfield: "A che scopo se poi il risultato è lo stesso?"
R. Redford: "Almeno hai fatto qualcosa".

Tratto da "Lions For Lambs" di Robert Redford

2.1.08

My Secret Love



Once I had a secret love
that lived within the heart of me
all too soon my secret love
became impatient to be free

So I told a friendly star
the way that dreamers often do
just how wonderful you are
and why I'm so in love with you

Now I shout it from the highest hill
I even told you the golden dafodill
at least my heart's an open door
and my secret love's no secret anymore

Now I shout it from the highest hill
I even told you the golden dafodill
at least my heart's an open door
and my secret love's no secret
My secret love's no secret
My secret love's no secret anymore

Testo di Sunny Fain/Paul Webster

Scontato

Scontato scrivere qualcosa sul nuovo anno che è appena cominciato. Scontato parlare di buoni propositi e di nuovi traguardi. Scontato fare un elenco del meglio e del peggio dell'anno passato. Meno scontato parlare di tutto questo parlando d'altro. Ad esempio l'albero piantato tre anni fa, che annaffio una volta l'anno, quest'anno darà i suoi frutti. Molto spesso l'ho trascurato, ma è cresciuto robusto. Ho potato quel che avevo da potare e raccolto quello che fino adesso c'era da raccogliere. E quest'anno vedremo se riusciro a salire in cima alla quercia senza ricadere giù. Poi quel cucciolo di collie che ho trovato sul ciglio della strada. E' un grande, un amico fidato. Gli devo molto e lo ringrazio delle sere passate davanti al fuoco a sorgeggiare birra. Sono contento anche di aver ritrovato il bulldog che avevo perduto l'anno prima e lo ringrazio per la sua vivacità e l'allegria. Poi la mia scatola. E' piena di cianfrusaglie, di roba buttata là e poi perduta. Ma tutto quello che ci ho messo ha un senso, e se scavi bene nella mia scatola lo puoi capire. E' la scatola che ho riempito pian piano per te. E che continuerò a riempire. Dimenticavo quella spettacolare aurora boreale. Bellissima, lo spettacolo che aspettavo da una vita finalmente davanti ai miei occhi. Ne avevo già vista una tempo fa, ma questa aveva un sapore tutto suo. Infine, la luna. L'ho toccata appena e poi la luce del sole me l'ha tolta. Aspetterò che faccia di nuovo buio.