BASTAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA! ...AAAAAAAAAAAAHHH!!!



4.11.07

Mascherada! Parte Seconda












Arriviamo in anticipo al parcheggio del centro commerciale Tor Vergata. Aspettiamo pazienti l'arrivo di Matteo. Quando finalmente ci raggiunge passa oltre con la sua Peugeout 207, pensando "Ma chi cazzo sono quei due transessuali che mi fanno i fari?". Siamo noi, e li inseguiamo per tutto il parcheggio strombazzando fino a che non capiscono. Gli facciamo segno di seguirci e ci dirigiamo verso casa di Letizia. Arrivati al cancello suoniamo al citofono.
"Chi è?", tuona la madre.
"Amici di Letizia"
"Chi? I nomi grazie"
Cazzo! Cominciamo bene. Sapevo fosse un pò rigida ma mai avrei pensato che ci avesse schedato. Date le generalità finalmente ci apre. Prendiamo le buste di alcool e ci avviamo verso l'ingresso. Ci corre incontro Letizia e subito ci ferma.
"Alcool? Ma siete pazzi! Se vi vede mia madre! Nascondetelo"
Nascondere una damigiana di vino più il resto? E dove? Nelle mutande? Matteo occulta il vino dietro un cespuglio e il resto lo facciamo passare dentro le buste, come fossimo narcotrafficanti. Do i fiori a Letizia. Lei ride ma non so se per il gesto o per i capelli. Salutiamo i genitori in fretta e scendiamo giù nella sala hobby. Alla fine delle scale qualcuno chiede "Ma Alan dov'è?". Salgo di nuovo le scale e lo vedo. La madre lo ha catturato e come un cobra in menopausa non lascia la presa. Alan è sotto interrogatorio e con lo sguardo basso ad ogni domanda del cobra fa un piccolo passetto verso le scale. Non ce la farà mai a dimenarsi da lei. Osservo per un poco la scena e poi me ne vado, lasciandolo alla sua sorte. Il sacrificio di uno per salvarne molti altri. E' giusto così.
L'ambiente è spazioso, la gente mal vestita o vestita per niente. Siamo gli unici due cazzoni che hanno passato il pomeriggio a girare in cerca di un costume. Ma finalmente arrivano Simone e Marco. Simone è perfetto. E' Neo. Cappotto lungo, completo nero e sguardo inespressivo. Non ha dovuto faticare molto. Poi aspettiamo l'ingresso di Marco. "Mi vestirò da Cowboy! Yippy Aye!", ha detto. Quando arriva lo squadriamo per un attimo. Stivaloni vecchio west OK... pantalone consumato marrone con annesso pistolone perfetto... cappelo di feltro ci sta tutto... felpa scura della Datch per completare. Felpa?! Come felpa?!
"Ma che cazzo centra la felpa Marco? Ma sei un coglionazzo!"
"Eh regà! So Brokeback Mountain. In Mountain fa freddo"
"Si ma non si mettevano la felpa, giocavano a incularella!"
La ragazza è vestita da tossica. Da strega dice lei. La mia non è che sia meglio vestita da anemica. Da strega dice lei. Ci consoliamo al tavolo degli stuzzichini, poi parte la musica. Prima il "Geghegè" poi "Sono bugiarda". Qualcuno cerca di rubare la pistola di Marco per spararsi alle palle. Escono fuori i giochi da tavolo. Marco ed Alan escono e vanno a drogarsi. La serata scorre tranquilla e alla prima pausa sigaretta decidiamo di uscire e dissotterrare il vino. Usciamo e la prima cosa che vediamo è la madre di Letizia che porta con sè in cucina la damigiana di vino che avevamo nascosto con cura. Ha la faccia trionfante del corsaro che ha appena scovato un tesoro. Non è un cobra. E' un mastino. Cazzo se è tosta. Col vino in ostaggio non sappiamo che combinare. Ci concediamo solo rhum e pera ma l'allegria e la forza trascinatrice di Letizia tiene in piedi la serata. Si canta, si ride, si rutta. Tutto va ben oltre le previsioni. Alle quattro io e Alan salutiamo tutti e un inchino alla madre che si è dimostrata un tesoro. Prima castagne alla brace, poi olive ascolane, alla fine pizza. E il tutto con un braccio ingessato. Non è un mastino. E' una santa. Insonnoliti torniamo a casa con la nostra damigianetta, che ci hanno infine restituito. Arrivati a casa, seduti sul letto fissiamo la damigiana di vino.
"Alan... pensi a quello che penso io?"
"Sì..."
"Buonanotte allora!"

Simone G

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