-Mio re, è stato un onore morire al tuo
fianco.
-E per me è stato un onore vivere al
tuo.
fianco.
-E per me è stato un onore vivere al
tuo.
Sono anni ormai che Hollywood attinge a piene mani nel mondo delle Graphic Novel. Uno degli ultimi bersagli delle Major è il geniale Frank Miller.
Frank Miller nasce il 27 Gennaio del '56 ed ha il merito di portare nel mondo dei supereroi fighettoni atmosfere cupe e più adulte, molto vicine al genere Noir. Lavora per la DC e la Marvel e grazie ad i suoi script riabilita e nobilita la figura di personaggi quali Batman e Daredevil. Tra i suoi lavori più apprezzati anche Sin City, poliziesco in bianco e nero dall'anima Pulp. Come scrittore collabora anche alla sceneggiatura di Robocop 2 e 3 ma con risultati per lui poco soddisfacenti. Quell'esperienza lo porta a rifiutare qualsiasi adattamento cinematografico di sue storie (sebbene il Batman di Tim Burton, Daredevil ed Elektra ne riprendano gli stilemi). Fino a quando non collabora con Rodriguez nella realizzazione di Sin City (2005) e si lascia andare di fatto nel magico mondo della celluloide: Sin City, "300" e a breve Sin City 2 e The Spirit (di Will Eisner, di cui sarà regista).
Torniamo quindi al nostro "300". Diretto da Zack Sneider, questo film storico in salsa Pulp e dalle atmosfere Noir (un delizioso crossover cinematografico) narra le vicende dei 300 guerrieri spartani, guidati dal Re Leonida I, che cercarono di sconfiggere nella battaglia delle Termopili (480 a.C.) un milione di guerrieri persiani a cui era a capo Serse, deciso nel conquistare la Grecia. Bisogna premettere che parlare del film equivale a parlare del fumetto, tanto il regista è rimasto fedele alla controparte cartacea. La storia è stata romanzata ma è rimasta credibile e vicina ai valori ormai scomparsi di quella civiltà: l'Onore, la Gloria, Il Dovere. Ed è difficile restare impassibili non solo di fronte a un tale apparato visivo fatto di slow motion, sangue e potenza visiva, ma alle emozioni che il Re Leonida (ottimamente interpretato dal futuro nuovo Jena Plissken) e i Trecento valorosi sanno trasmettere. "300" non solo ti lascia a bocca aperta, ma ti apre il cuore come solo le grandi storie sanno fare.
Simone G
Frank Miller nasce il 27 Gennaio del '56 ed ha il merito di portare nel mondo dei supereroi fighettoni atmosfere cupe e più adulte, molto vicine al genere Noir. Lavora per la DC e la Marvel e grazie ad i suoi script riabilita e nobilita la figura di personaggi quali Batman e Daredevil. Tra i suoi lavori più apprezzati anche Sin City, poliziesco in bianco e nero dall'anima Pulp. Come scrittore collabora anche alla sceneggiatura di Robocop 2 e 3 ma con risultati per lui poco soddisfacenti. Quell'esperienza lo porta a rifiutare qualsiasi adattamento cinematografico di sue storie (sebbene il Batman di Tim Burton, Daredevil ed Elektra ne riprendano gli stilemi). Fino a quando non collabora con Rodriguez nella realizzazione di Sin City (2005) e si lascia andare di fatto nel magico mondo della celluloide: Sin City, "300" e a breve Sin City 2 e The Spirit (di Will Eisner, di cui sarà regista).
Torniamo quindi al nostro "300". Diretto da Zack Sneider, questo film storico in salsa Pulp e dalle atmosfere Noir (un delizioso crossover cinematografico) narra le vicende dei 300 guerrieri spartani, guidati dal Re Leonida I, che cercarono di sconfiggere nella battaglia delle Termopili (480 a.C.) un milione di guerrieri persiani a cui era a capo Serse, deciso nel conquistare la Grecia. Bisogna premettere che parlare del film equivale a parlare del fumetto, tanto il regista è rimasto fedele alla controparte cartacea. La storia è stata romanzata ma è rimasta credibile e vicina ai valori ormai scomparsi di quella civiltà: l'Onore, la Gloria, Il Dovere. Ed è difficile restare impassibili non solo di fronte a un tale apparato visivo fatto di slow motion, sangue e potenza visiva, ma alle emozioni che il Re Leonida (ottimamente interpretato dal futuro nuovo Jena Plissken) e i Trecento valorosi sanno trasmettere. "300" non solo ti lascia a bocca aperta, ma ti apre il cuore come solo le grandi storie sanno fare.
Simone G
1 Perditempo Hanno Detto Che...:
Well written article.
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